Serie inversa_Exh#02

serie inversa

FRANCESCA FERRERI / PINUCCIO REVELLO / ARIANNA UDA

martedì 8  luglio 2014

ore 18:00

via Poliziano 32, TORINO

I tre artisti sono stati scelti tra i partecipanti di Collecting People / Serie inversa, incontri a intervalli regolari aperti al pubblico del Tram, coi quali Progetto Diogene pone l’attenzione sulle pratiche artistiche del  territorio.

Serie Inversa_Exh#02 è la seconda di una serie di mostre che attingono da quest’indagine, per proporre ai selezionati la possibilità di produrre un progetto inedito e, attraverso momenti di discussione e confronto tra gli artisti e i membri del Gruppo,  farlo entrare in un processo di concretizzazione e restituzione pubblica. Per questa seconda edizione il luogo della mostra sarà lo spazio di Via Poliziano 32, luogo senza precedenti espositivi appositamente individuato da Diogene per l’occasione.

Francesca Ferreri (Savigliano 1981) con la serie Eterocronie (Integrazioni), dà vita a sculture che assemblano oggetti ordinari con gesso pigmentato, seguendo l’intento di “ricostruire” un oggetto immaginario a partire da elementi esistenti. Il concetto di ‘Ricostruzione’ nel suo lavoro concerne l’analogia di un processo della mente (il processo di richiamo delle immagini attraverso la rievocazione) con la pratica del restauro. Nella rievocazione di immagini e ricordi, la mente non li ‘ripesca’ mai per intero, ma li ‘ricostruisce’ ad ogni richiamo, con conseguente perdita od aggiunta di dati. Nelle opere di Ferreri, dati ‘certi’ e dati ‘mancanti’ si incontrano, rendendo visibili suggestioni che condensano il momento del passaggio, il momento-limite in cui la forma si manifesta nel suo momento presente, dunque potenzialmente mutabile, nello stesso tempo, concreto.Nella serie Quaderno a cancelli l’artista interagisce con la griglia stampata di un quaderno a colonne, con le sue limitazioni di spazi e di colore, attraverso interventi a china, realizzati ‘imitando’ l’aspetto delle griglie di partenza. L’intento è quello di integrare la griglia data, considerandola come soggetto e modificandone ogni volta la percezione. L’opera intende mostrare come l’aggiunta di alcuni tratti sia in grado di riattivare l’intero oggetto in esame, alterando la distribuzione dei pesi. L’intervento offre una riflessione sul limite e sulle sue possibilità.

Pinuccio Revello (Cuneo 1968) presenta alcuni esiti del suo progetto La Causa del Nulla – opposti e riflessi.Partendo da una vertiginosa scala numerica, costruita dall’artista nel corso degli anni, la ricerca trova concretezza formale ed una sua applicazione attraverso un dispositivo composto da tre sculture, un video e un disegno, che offre spunti di riflessione al contempo filosofici e matematici.Con queste opere, che costituiscono l’esito formale di una ricerca ben più ampia, l’artista continua ad esplorare ed interrogare le dinamiche dell’esistenza, nel tentativo di ritrovare un proprio sé, di cui non si possiede più memoria o traccia alcuna.
La ricerca di Revello, indagando i rapporti percezione-realtà, spazio-oggetti pone inoltre alcuni interrogativi sulla conoscenza stessa, ovvero perché conosciamo quello che sappiamo? La causa del nulla – opposti e riflessi è un progetto che l’artista persegue nel tentativo di identificare un proprio centro fondante, che possa esporre una personale visione della vita. A questo personale assunto “Quindi l’essere è Uno, e ciò che c’è, sono le infinite possibilità che l’Uno ha di Esserci ed evolversi” l’artista ha fatto seguito con un suo disegno dell’organizzazione dell’Essere e dell’Esserci. Il disegno prende spunto dalla celebre sequenza Fibonacci e visualizza conferendo forma alle suggestioni sopradette in cui l’artista ha “fatto coincidere l’Unico con il Nulla e la Moltitudine con il Tutto.”

I tre lavori di Arianna Uda (Alba 1985) dialogano tra loro in un gioco di sospensioni e accelerazioni generando un incrocio di linguaggi e suggestioni emotive. Modulo per l’isolamento di un corpo nell’esercizio delle sue funzioni politiche è uno studio del modulo pensato per isolare il più efficacemente possibile e con il minor impiego di risorse una persona nell’esercizio del proprio diritto di voto. Al contempo è una riflessione sui motivi che portano a dover isolare un individuo nel momento della sua massima espressione in quanto parte di una comunità. L’attimo perfetto consiste nella proiezione del video dell’incidente ferroviario di Santiago di Compostela avvenuto nel Luglio 2013. Fermando il video prima che il disastro abbia luogo, l’attenzione si concentra sull’attimo in cui niente è successo e tutto può succedere, sospeso e infinito.Ma è possibile ricreare la percezione di un istante?Lo stesso intento si ritrova in E poi, all’improvviso che cerca di catturare, ricreandolo, il momento dell’ispirazione. Le due fotografie, infatti, non sono riproduzioni delle altre due opere in mostra, bensì ritraggono il momento in cui è nata l’idea di quegli stessi lavori. Ne scaturiscono un cortocircuito di linguaggi euno “smascheramento” dell’opera d’arte.

La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 26 Luglio contattando Diogene al 338 3894323 (Franco) oppure 3334997864 (Manuele) o scrivendo a info@progettodiogene.eu