Il gruppo Diogene è composto da Franco Ariaudo, Alice Benessia, Andrea Caretto/Raffaella Spagna, Manuele Cerutti, Giulia Gallo, Luca Luciano, Valerio Manghi, Silvia Margaria, Elena Tortia.
Nasce a Torino nel 2007 dall’incontro e dalla collaborazione di artisti che hanno scelto di lavorare insieme alla costruzione di un luogo di riflessione, di ascolto e di scambio intorno ai temi e sulle modalità della pratica artistica contemporanea.

Guidati dalla necessità e dalla volontà di scavare all’interno del nostro lavoro personale e di condividerne determinate problematiche nella discussione con altri artisti e col pubblico, abbiamo iniziato a pensare ad un processo di scambio con realtà a noi vicine per comunanza di intenti, mostrando i meccanismi del lavoro artistico e cercando di definire, nel presente, il ruolo dell’artista.

Uno dei nostri primi riferimenti è la figura storica di Diogene di Sinope; nel suo personaggio vediamo un ideale rapporto con la realtà legato ad una riduzione del superfluo allo stretto necessario, all’autonomia di pensiero, all’attenta osservazione del mondo circostante. Nondimeno abbiamo riconosciuto nel nostro modo di lavorare una caratteristica propria della filosofia di Diogene, vale a dire l’intrecciarsi di teoria e prassi.


Didattica: Alessandro Allera e Raffaella Giorcelli

mappa diogene.2007-2015


PARLANO DI NOI

news.artnet.com/art-world/best-artist-residencies-europe

progetto diogene1 diogene tram

progetto Diogene-abitare

visible

“where art leaves its own field and becomes visible as part of something else”

A project by Cittadellarte – Fondazione Pistoletto and Fondazione Zegna

Edited by Angelika Burtscher and Judith Wielander
Published by Sternberg Press, Berlin-New York

visible is a research project in contemporary art that has been undertaken by Cittadellarte–Fondazione Pistoletto in collaboration with Fondazione Zegna. visibile reveals and invigorates artistic practices which have a real capacity for creating and experimenting with visions that can impact the social and cultural imagination of our contemporary world.

The first outcome of visible is a publishing project which has been developed in collaboration with nine curators to showcase 41 ways of making art. Ways that not only address topical contemporary issues, but also intervene directly to spark processes of change.

The visible editorial project focuses on artists who stand out for their capacity to deal proactively with the need to develop new economic models and to ensure the distribution of resources, the accessibility of information, the urgent need to rethink ecology and landscape issues, the potential of diversity, and the development and experimentation of participatory and democratic political models.

curators: Cecilia Canziani, Anna Colin, Hu Fang, Emiliano Gandolfi, Julieta González, Raimundas Malašauskas, Mihnea Mircan, Gabi Ngcobo and Elvira Dyangani Ose

artists: Alterazioni Video, Maria Thereza Alves, Aspra.mente, Patrick Bernier and Olive Martin, Anna Best, Francisco Camacho, CAMP, Santiago Cirugeda (Recetas Urbanas), Teddy Cruz, Neil Cummings and Marysia Lewandowska, Fadaiat, Cao Fei, Frente 3 de Fevereiro, Sou Fujimoto Architects, Goldin+Senneby, Gugulective, Zheng Guogu, Jeanne van Heeswijk, Paul Ramírez Jonas, Alon Levin, Goddy Leye, Jill Magid, Darius Mikšys, Nástio Mosquito, Ciprian Muresan, Jesús Bubu Negrón, Offer and exchange, Progetto Diogene, Publink, Wanda Raimundi-Ortíz, Pedro Reyes, Anna Scalfi, Jonas Staal, Xu Tan, Javier Téllez, Tercerunquinto, Bert Theis, Ana Laura López de la Torre, Judi Werthein, Ming Wong, Mlu Zondi

essays by Michelangelo Pistoletto and Saskia Sassen

published by Sternberg Press, Berlin – New York www.sternberg-press.com

visible
01 05 04 03 02
ARTInRETE

Pratiche artistiche e trasformazione urbana in Piemonte

Ricerca a cura di Cecilia Guida, 
coordinamento e concept di Juan Esteban Sandoval e Paolo Naldini

5 ottobre – 30 dicembre 2012
Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, via Serralunga 27, Biella


Fucking Good Art

Il volume Italian Conversations – Art in the age of Berlusconi, è il risultato di una residenza itinerante nelle città di Roma, Bologna, Milano, Torino, Napoli, Palermo e Lecce del duo olandese Fucking Good Art (Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma) che si è posto come ascoltatore della complessità del panorama culturale italiano nel contesto economico e politico attuale.
La pubblicazione, partendo da una ricognizione sul territorio, attraverso un’esperienza di viaggio e studio, fornisce una mappatura delle realtà culturale italiana, ponendosi come una originale ricerca critica.
I due artisti olandesi, condotti nelle loro indagini dai partner che hanno preso parte al progetto, in luoghi, spazi e situazioni locali, si sono confrontati direttamente con intellettuali artisti, operatori culturali e voci di rilievo, vivendo nel contempo in maniera diretta i fatti che quotidianamente nell’ultimo anno, hanno portato a indebolire il già precario ruolo delle istituzioni nell’ambito.
Attraverso una serie di interviste, racconti, ritagli di giornale, testimonianze, Italian Conversations ci restituisce un ritratto del nostro panorama culturale e sociale nel contesto di una generale ridefinizione delle politiche economiche culturali europee come un mosaico di progetti indipendenti, di forme di auto-organizzazione rese possibili da finanziamenti misti tra pubblico e privato.
Italian Conversation – Art in the age of Berlusconi, il ventinovesimo numero di Fucking Good Art, contiene 26 conversazioni con artisti, curatori, critici e galleristi che hanno un ruolo attivo nel panorama dell’arte contemporanea italiana, 7 contributi di artisti e 9 testi, e una lista di iniziative private no-profit indipendenti di artisti, curatori, collezionisti e altri, compilata in collaborazione con i partner provenienti dai sette diversi territori coinvolti in questo progetto.

Tratto dal manifesto “NON VI PREOCCUPATE! NON SI PARLA DEL SIGNOR B.” di Fucking Good Art:

Non vi preoccupate! Il nostro nuovo Fucking Good Art tratta di arte e non del Signor B.
Con “età di Berlusconi” ci riferiamo al “reganismo” o “thatcherismo, a una certa attitudine poco amichevole nei confronti della cultura, alla relazione  tra media e politica, alla diffidenza nei confronti del valore intellettuale, alla perdita di valori comuni. Questo libro è il resoconto del nostro viaggio in Italia. Lo scopo della nostra spedizione non era quello di rapportarci con il noto patrimonio dell’antichità classica e del Rinascimento italiano, bensì quello di esplorare – in qualità di artisti e non di ricercatori accademici – l’attuale scena artistica, sociale e politica dell’Italia attraverso i suoi testimoni attivi – le molte persone che abbiamo incontrato e con cui abbiamo parlato. Abbiamo iniziato da Roma e concluso a Palermo, passando attraverso Firenze, Bologna, Lugo, Milano, Viganella, Torino, Rivoli, Lecce, Matera, Bari, Santa Maria di Leuca, Napoli e Gibellina. La struttura del libro echeggia all’itinerario seguito, e ha la forma di un diario di viaggio in sette capitoli. […]
In tutta Europa sono stati effettuati tagli drammatici nella spesa pubblica, inclusa la cultura, alimentati da una retorica basata sull’economia, sugli affari, sul Darwinismo e il mangement. Il forte malcontento e la sfiducia verso le istituzioni e i servizi pubblici, la preferenza nei confronti del privato, dell’indipendente, e dell’autonomia ci ha sorpreso, e sembra essere una delle poche cose  a mettere d’accordo tutti gli italiani, da sinistra a destra. Il nostro viaggio è stata una ricerca di nuove proposte, di pratiche più ecologiche e sostenibili che ci consentano di continuare a fare arte in questo mondo confuso e regolato dal denaro. La situazione italiana sarà presto il nostro futuro? C’è una sola grande differenza: in Italia, almeno avrete sempre l’Italia!

Robert Hamelijnck e Nienke Terpsma
Artisti e redattori


Dal 20 al 27 marzo 2011 sono stati  a Torino ospiti di Progetto Diogene

Un progetto di Nomas Foundation

in collaborazione con Careof, Progetto Diogene, Nosadella.due, Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, ArchiviAzioni, Fondazione Morra Greco

Con il supporto di Fonds BKVB
In collaborazione con Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi

Il sistema dell’arte contemporanea nell’Italia di oggi si offre come un interessante osservatorio nel contesto di una generale ridefinizione delle politiche economiche culturali europee per la proliferazione di progetti indipendenti, di forme di auto-organizzazione e di finanziamento miste pubblico-privato, e di iniziative dal basso.

Nomas Foundation ha invitato il duo olandese Fucking Good Art a realizzare una ricognizione del panorama culturale italiano nel contesto economico e politico attuale.

Attraverso una residenza itinerante nelle città di Roma, Bologna, Milano, Torino, Bari, Napoli, Palermo e in Puglia e la pubblicazione di un numero monografico della rivista dedicato all’Italia, il progetto si propone di raccontare con uno sguardo esterno questa complessità, e di offrire anche al pubblico europeo, non solo una guida critica ai luoghi del contemporaneo in Italia, ma anche un manuale su come è possibile reinventare le modalità del lavoro culturale durante la crisi economica che ha investito il mondo occidentale.

La pubblicazione Italian Issue #28 verrà presentata a giugno, al termine del periodo di residenza e studio degli artisti in Italia. Fucking Good Art è un duo formato dagli artisti Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma che dal 2003 hanno lavorato a progetti editoriali che analizzano contesti locali, raccontando la vita culturale di diverse città: Rotterdam, Monaco di Baviera, Berlino, Dresda, Copenhagen, Riga, Tblisi, San Paolo, la Svizzera.


 

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Hanno fatto parte di Progetto Diogene:
Donato Canosa, Ludovica Carbotta, Sara Enrico, Davide Gennarino, Luca Pozzi, Laura Pugno, Andrea Respino, Monica Taverniti, Cosimo Veneziano.